Il prossimo anno a Desenzano avremo le elezioni amministrative e la campagna elettorale si può dire iniziata.
Da un lato l’attuale maggioranza candiderà Sergio Parolini, che ora è assessore, mentre il centro sinistra porta alle primarie Fiorenzo Pienazza (già sindaco in passato) e Rosa Leso.
Mi son detto: le persone sono importanti, ma visto che entrambe le parti nn brillano x “fantasia” andiamoci a vedere il programma, che, mi sento di dire alla luce di questi ultimi 15 anni, è ben più importante … e dove trovarlo se non in rete?
Il PDL locale di fatto su internet nn esiste (nessuno stupore). La presenza su FB è fatto di qche giorno fa e x ora diciamo che si stanno guardando intorno.
Il PD ha invece un sito web, con già pubblicate le linee programmatiche. Bravi, me le leggo e … mi piacerebbe tanto cercare quelle delle 2/3 elzioni precedenti x un confronto … lo farò prossimamente.
Nel documento troviamo numerosi valorizzare, recuperare, incentivare … ok, tante belle parole, ma … vorrei un candidato sindaco che, oltre ai valori (sacrosanti, fondamentali, ma pur sempre teorici ed astratti) ci proponesse, x una volta, un “business plan” dei suoi progetti.
Valorizzare le spiagge o realizzare parcheggi sono belle dichiarazioni, ma:
1) in campagna elettorale nn credo che un candidato proporrebbe mai di chiudere i parcheggi esistenti o ridurre le spiagge
2) quali spiagge, come le valorizzate? Quali, quanti parcheggi e dove? Il tutto, please, corredato di CIFRE please, e cifre credibili e sostenibili x il bilancio comunale

Chiedo troppo?

Di Ste

2 pensiero su “Elezioni a Desenzano”
  1. quelle del PD, per ora, sono solo linee programmatiche che per natura sono generiche.
    sarà il vincitore delle primarie a scrivere il suo programma nel solco di queste linee, dopo aver ascoltato i desenzanesi.

  2. Non credo che il vincitore delle primarie “scriverà il suo programmanel solco di queste linee, dopo aver ascoltato i desenzanesi” perchè la cultura della gestione non gli è propria, mentre gli appartiene senza dubbio quella della rettitudine (e non è poco) e della prevalenza del bene comune rispetto all’interesse ( e questo a Desenzano già basterebbe).

    E’ assente la cultura della lungimiranza, della progettazione a lungo termine, della capacità di suscitare emozioni, di gestire con efficienza, in poche parole non c’è cultura dell’innovazione.

    Quanto poi alla capacità d’ascolto siamo all’otite cronica: in tutti questi anji di “opposizione” avrebbero dovuto esere in costante ascolto dei cittadini e dire con certezza cosa ne hanno tratto. Se hanno ancora bisogno di “ascoltarli” viene il dubbio che ascoltino ma non capiscano

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