Nome locale: La Plume
Categoria: Pizzeria Ristorante
Indirizzo: Via Risorgimento, 1/C
Località: Peschiera del Garda
Telefono: 030/7550584
Em@il: n.d.
Sito web: n.d.
Specialità: n.d.
Valutazione: [rating:1.5]
Prezzo Medio: 25/35 €
Ultima Visita: 26/01/2008
Numero sulla mappa: 12

Non amo scrivere recensioni negative, ma a volte va fatto …
Siamo andati a cena a “La Plume” con Michele e Daniela, che ci erano stati recentemente con l’agente immobiliare con cui han trattato l’acquisto della loro casa (incredibile … si sposano !!! evviva !!!). Daniela consiglia il pesce, perché la carne non le è sembrata un gran ché e così ci buttiamo su un antipasto ed un primo. L’antipasto di Silvia è buono (polipo e seppie), il mio è un misto mare di quelli da trattoria, con la classica capasanta gratinata persa nel pane, un paio di moscardini non sufficientemente scaldati, un crostino con un non meglio precisato pesce affumicato (secondo me era trota (di mare???) e non salmone) ed un assaggio di insalata di mare senza infamia e senza lode (mia suocera è decisamente più brava!!!).

Il primo è una pasta con capesante (numero UNA nel mio piatto!!!) e crema di zucca (insapore). Nicolò prende invece dei gnocchetti con verdure e speck nei quali lo speck è così duro che pure io faccio fatica a mangiarlo ed i gnocchi sono, chiaramente, da supermercato.

Unica nota veramente positiva il vino (lugana di Zenato) ed il dolce: una crema catalana davvero eccellente. Morale della storia: ci torneremo? Non credo …

Di Ste

2 pensiero su “Pizzeria Ristorante “La Plume” – Peschiera del Garda”
  1. Per quanto mi riguarda non sono solita scrivere commenti sui locali che frequento, ma questa volta ho deciso di farlo perchè sono davvero rimasta esterrefatta di come siamo stati trattati il mio fidanzato ed io e di come si sia mangiato in questo locale.
    All’ingresso un’accoglienza davvero cordiale e disponibile (tanto più che eravamo con il nostro cane, che pur se di piccola taglia, non sempre viene accettato in tutti i ristoranti), in una cornice curata e piacevole pur se molto affollata…ma del resto era un sabato sera della fine di luglio!
    Ci fanno accomodare e qui inizia la nostra “avventura”: i camerieri sono tutti molto indaffarati, corrono tra i tantissimi tavoli e più volte ci fanno cenno con il capo di aver intuito che siamo pronti ad ordinare (almeno da bere!!!), ma dopo circa 15 minuti ancora nessuno riesce a trovare un attimo per noi…ok: sono indaffarati, ma quando tre tavoli accomodatisi dopo di noi hanno già ordinato, non solo da bere, ma anche le pietanze, mi rivolgo in tono sostenuto, ma educato, al cameriere che ha terminato di prendere l’ordinativo al tavolo accanto al nostro (anche loro arrivati dopo di noi), per chiedergli se cortesemente fosse stato possibile ordinare. Di tutta risposta il signore mi risponde che se abbiamo fretta possiamo anche andare via perché lui è più che attento e veloce nel prendere gli ordinativi. Sono sconvolta: fosse stato per me sarei andata semplicemente via perché credo che, in ogni caso, anche il cliente fosse stato in torto, non è questo il modo di rivolgersi e se non si hanno i nervi per sostenere certi “stress” forse meglio fare un altro lavoro! Ad ogni modo non mi sembra una pretesa così assurda quella di voler ordinare una pietanza in un ristorante!
    Comunque il mio fidanzato mi ha convinta a restare per mangiare: un soutè di cozze e vongole assolutamente insapore lui, un polpo con verdurine bollite, discreto io.
    A seguire il mio fidanzato ha preso un piatto di spaghetti allo scoglio non certo degni del tono che vorrebbe darsi il locale ed io ho avuto la malaugurata idea di tentare una frittura di calamari, della quale sono ghiottissima: per la prima volta nella vita non solo l’ho lasciata completamente nel piatto in quanto cruda, ma mi ha dato talmente la nausea che non ne mangio più!
    Unica consolazione è stata un’ottima crema di mascarpone…insomma, forse antieconomico per farsi trattare in tal maniera ed accontentarsi di un dolce gradevole!

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