Nome locale: Al Bivio
Categoria: Trattoria
Indirizzo: Via 28 marzo 1849, 20
Località: S. Eufemia (Brescia)
Telefono: 030/360262
Em@il: albivioria@tiscali.it
Sito web: n.d.
Specialità: piatti tipici bresciani con qualche influenza sarda ;), … ganascino al Lugana
Valutazione: [rating:4]
Prezzo Medio: 30/35 €
Ultima Visita: 27/10/2007
Numero sulla mappa: 1

 

Abbiamo conosciuto il "Bivio" grazie all'amico Giorgio di Confcooperative Brescia. Sin dalla prima volta l'accoglienza è stata molto famigliare: Paola è bresciana d.o.c.g, il marito sardo quanto basta ed il figlio Stefano sarebbe un bravo ragazzo … se non tifasse Stoner per la passione Ducati ;).

Il locale, sito ove qualche anno fa c'era il c.d. "Alpino" di S. Eufemia, è semplice e pulito, con pochi tavoli e un'atmosfera da vecchia osteria "de na 'olta" (il bresciano nn è il mio forte …). Il menu non è stampato, ma appeso al muro, scritto con pennarello lavabile su una grande lavagna bianca.

Alcuni piatti (come l'antipasto della casa, o il misto di ricercatissimi salumi provenienti da ogni parte d'Italia) ci sono sempre, ma la maggior parte delle pietanze segue ciò che Paola trova dal macellaio, al mercato o … come sarà stasera (eccezionalmente menu a base di pesce di mare !!!) … dal pescivendolo.

[aggiornamento del 18 giugno]: ci siamo stati, le ricette erano sfiziose. Ottimi gli spaghettini con riccio e bottarga, ma il resto non mi ha convinto fino in fondo e la notte è stata insonne (io e il pesce abbiamo un rapporto di amore e odio piuttosto marcato). Torneremo alla normalità con i menu di carne, decisamente meglio. 😉

Tra i primi il rotolo nel "sciugamà" in questo periodo è il mio preferito: un rotolo di pasta con zucchine, prosciutto cotto e formaggio avvolto in un asciugamano, cotto, tagliato a fette e servito con un po' di burro fuso.

In inverno, invece, vanno provate le "mariconde in brodo", piatto semplice della tradizione locale apprezzato anche dala guida Veronelli, che le ha insignite del "sole" nel 2004 come miglior primo dell'anno!

Tra i secondi il nostro preferito è certamente il "ganascino" di vitello al Lugana: una parte pregiata, tenerissima, magra, contornata di nervi connettori (guai a definirlo "grasso" che la rendono succulenta, che difficilmente troverete dal macellaio, cucinata con una salsina al lugana veramente deliziosa.

Ai piatti della tradizione Paola abbina prodotti sardi di qualità. Non stupitevi quindi se nel menu troverete la polenta di Castegnato (della quale il figlio Stefano può raccontarvi le interessanti origini) e la pasta col pecorino, il risotto al bagoss e i fusilli con lo zafferano sardo (una prelibatezza).

Interessante la carta dei vini per la presenza di prodotti locali difficilmente reperibili e di limitata fama (il Cobio di Botticino è uno spettacolo per il palato).

Chiudiamo con i dolci, dei quali abbiamo provato solo una tatin di pere che non ci ha entusiasmati (la pasta, simile a una ciambella, è un po' troppo alta), ma soprattutto terminiamo con il mirto di loro produzione, servito in un biccherino piuttosto ampio la cui metà inferiore è riempita d'acqua, foglie e bacche di mirto e ghiacciata. Una squisitezza!

Di Ste